MOTIVATI E PROMOSSI: Dispersione scolastica. Al "Melloni" si punta sulla prevenzione

MOTIVATI E PROMOSSI:

DISPERSIONE SCOLASTICA: AL "MELLONI " SI PUNTA SULA PREVENZIONE

di Mara Varoli (9 dicembre 1999)

Si chiama impariamo ad imparare ed è il nuovo progetto messo in atto con il metodo Feuerstein all'Istituto Melloni, per il potenziamento delle cosiddette abilità trasversali. In pratica, il metodo Feuerstein limita la dispersione (abbandoni e bocciature), utilizzando i contributi della ricerca pedagogica ed educativa, affinché i ragazzi possano diventare consapevoli delle proprie capacità, potenziando l'apprendimento: «L'insegnante diventa mediatore e lavora più sui processi che sui contenuti - specifica Ester Lombardini, esperta del metodo Feuerstein - Il mediatore fornisce gli strumenti per l'acquisizione dell'autonomia, attraverso una formazione progressiva, per cui si mette in circolo un rapporto a tre, tra insegnante, alunno e compito da svolgere. L'istituto Melloni è stata la prima scuola a richiedere questa preparazione, in anticipo sulla Riforma Berlinguer. Una scuola già disposta ad avviarsi su questa strada, in cui l'alunno non è un contenitore passivo di informazioni, ma diventa consapevole del percorso formativo, interagendo attivamente con l'insegnante».

«L'iniziativa del metodo Feuerstein - dice Ornella Bocchi, docente di Lingua e letteratura inglese - è nata dalla constatazione dell'insufficienza dei corsi di recupero. Il Feuerstein è infatti un ponte fra teoria e pratica: un lavoro che incide sulle motivazioni allo studio e che contribuisce alla formazione dell'individuo, con una grande senso di responsabilizzazione. Si investe sulla risorsa umana per rispondere con serietà alle richieste del mondo del lavoro».

Ciò che ha caratterizzato in questi ultimi anni l'Istituto Melloni è infatti la centralità dello studente, per lo sviluppo della formazione individuale, della cultura generale e della preparazione professionale: «In questo senso - sottolinea la vicepreside Olimpia Schiappoli - il ruolo del professore è cambiato. Non solo su_aspetti mar-__ ginali, ma sul piano della didattica. Gli insegnanti infatti hanno dovuto aggiornarsi secondo le innovazioni e secondo il criterio della trasversalità interdisciplinare. Si è diffusa una progettualità che prima non c'era: il docente non è più solo il trasmettitore di conoscenze, ma è chiamato a lavorare in itinere, insieme agli altri docenti. Attraverso un lavoro di ricerca, attraverso nuovi strumenti di autoanalisi e di autovalutazione dei processi messi in atto. Entrano in gioco le strategie, le progettualità e la verifica, in base ai risultati ottenuti».
«Ci siamo orientati - continua Silvana Gessi, docente di Economia aziendale e funzione obiettivo dei rapporti con il mondo del lavoro alla figura di un diplomato che si presenta ai corsi universitari e lavorativi, con competenza, capacità e professionalità diverse. Un impegno molto grande, determinato cia un obiettivo ben preciso, di qualità, per rispondere alle esigenze del mondo del lavoro. Questo progetto nasce in relazione alla
realtà economica, attraverso contatti diretti con aziende, istituti di credito ed enti del territorio».

Negli ultimi tre anni sono stati investiti 500 milioni: 5 laboratori con collegamento internet e intranet, e un sesto in allestimento multimediale.
Sono stati attivati moduli trasversali per la formazione delle abilità di base, in riferimento alla multimedialità e alla comunicazione. Mentre all'interno dei due corsi principali, Igea ed Enea, sono stati attivati i moduli specifici.
Dal punto di vista giuridico, il corso Igea fornisce l'acquisizione de! titolo di ragioniere, anche se il diplomato è poi in grado di gestire, programmare e controllare, attraverso l'utilizzo degli strumenti multimediali, le capacità di relazioni interpersonali, la conoscenza dei mercati finanziari e delle strategie. e attraverso la capacità di adattarsi al nuovo, di lavorare in gruppo e autonomamente, e attraverso la capacità di comunicare in italiano, francese, inglese e tedesco.
«Per quanto riguarda il corso Erica - conclude Angela Tumiati, docente di lingua e letteratura tedesca - le capacità linguistiche sono al centro d'un vario complesso interdisciplinare. Lo studente potrà interagire in diversi settori: nel commercio, import-export e servizi con l'estero, nell'arte e nel turismo, nella gestione e nella ricezione congressuale, nelle relazioni pubbliche e nella ricerca di mercato, nella pubblicità».